Era riuscita a fare un gran casino, tutto quello che le passava per la testa era essere costretta a mangiare le gustose verdure ed ero felice che fosse riuscita a convincermi a lasciarla mangiare. L'ultimo piccolo passo è stato quello di portare gli spaghetti fino alla pancia e poi tirarli fuori. Era solo uno shimmy, e lei si era girata verso l'alto e mi aveva spinto la pasta fino alla pancia, facendola scivolare verso il mio coccige. Solo allora mi resi conto che in realtà mi sentivo in qualche modo consapevole del mio rigonfiamento, fino ad ora avrei considerato un enorme rigonfiamento come un segno di dominio maschile. Ora mi sentivo stranamente imbarazzata, un po' a disagio per il fatto che una donna avesse sviluppato un gusto per il mio lembo di carne sciolto, ma non potevo farci niente. C'era talmente tanta pasta che ero stufo della sensazione della pianta laggiù. Giunto alla conclusione che non riuscivo a tenere addosso neanche quei dannati spaghetti ed essendo preoccupato che sarebbe stato un grave spreco per il mio desiderio sessuale, mi sono girato e ho tirato fuori le braccia, facendole scivolare su tutta la schiena. Potevo vedere che Angelinasia mi stava ancora guardando, e mi fissava il sedere, i suoi occhi si illuminavano e lentamente cominciava a toccarlo, il muscolo della mia schiena si contraeva mentre sentivo i succhi di frutta fuoriuscire dal mio cazzo...